Gli incentivi sulle CER (come quella costituita dalla Cooperativa Energetica della Comunitá della Val Maremola in Liguria, non solo permettono di finanziare una parte degli impianti attraverso finanziamenti a fondo perduto, ma permettono di ottenere ricavi sull'energia condivisa per i 20 anni successivi dall'attivazione della CER. In particolare, la misura PNRR prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento per la realizzazione di nuovi impianti o il potenziamento di impianti già esistenti nei comuni sotto i 5000 abitanti, cumulabile con l’incentivo in tariffa
... Il primo passo per accedere agli incentivi è individuare un’area dove realizzare un impianto rinnovabile – ad esempio fotovoltaico – di potenza massima pari a 1 MW, per poi costituire una Comunità energetica tra utenti connessi alla medesima cabina primaria (corrispondente territorialmente a circa 3-4 Comuni oppure 2-3 quartieri di una grande città); non necessariamente la Cer deve anche essere proprietaria dell’impianto, che può essere messo a disposizione anche da un solo membro oppure addirittura da un soggetto terzo.
Una volta autorizzato l’impianto, connesso alla rete e richiesto l’incentivo al Gse, l’energia condivisa all’interno della Cer – ovvero quella consumata dai membri mentre viene prodotta – può accedere alla tariffa incentivante.
Quando la produzione è superiore al consumo, alla Cer viene riconosciuto il valore economico dell’energia prodotta, senza ulteriori incentivi; in alternativa tale energia può anche essere accumulata tramite batterie, per poi essere utilizzata successivamente dagli utenti. In ogni caso è garantito un risparmio sui costi dell’energia per chi fa parte della Comunità, grazie a una maggiore autosufficienza...
Tratto da un interessantissimo articolo su: https://greenreport.it/news/economia-ecologica/comunita-energetiche-rinnovabili-regole-incentivi/